Oslo, capitale della Norvegia, ospita i Mercatini di Natale più visitati di tutto il Paese. Le fiere, però, rappresentano solo uno dei tanti modi che la città ha di celebrare la gioia per la festa più bella dell’anno. Infatti, i festeggiamenti natalizi di Oslo iniziano ogni anno il primo weekend di Avvento con un programma d’apertura ricchissimo di intrattenimenti. Per prima cosa, la pista di pattinaggio sul ghiaccio di Narvisen, di fronte al Parlamento, viene inaugurata con un tradizionale balletto sul ghiaccio; a seguire si tiene il concerto del coro maschile del Duomo di Oslo ed infine la via principale della città, Karl Johans Gate, viene illuminata dalle sfavillanti luci delle decorazioni del Festival di Luci, come viene chiamato. In questo modo, Oslo dà ufficialmente il via ad un mese di iniziative e manifestazioni nella più autentica atmosfera natalizia.
Il Mercatino di Natale per eccellenza a Oslo, nonché il più grande che la città abbia mai avuto, è quello che si svolge tra il 25 novembre e il 22 dicembre in piazza del Municipio, la Rådhusplassen. Affacciandosi proprio sulla baia del porto, questo Mercatino è probabilmente il più affascinante della città, grazie ai suggestivi riflessi delle luci natalizie sull’acqua e alle ricche decorazioni. Passeggiando per le sue oltre 100 bancarelle, si possono acquistare addobbi, oggetti d’antiquariato, idee regalo, artigianato e naturalmente dolci e delizie della gastronomia norvegese.
Nei primi tre weekend di dicembre Oslo offre inoltre un Mercatino di Natale unico nel suo genere: la Fiera natalizia al Museo di Storia Culturale Norvegese. Il Mercatino si svolge infatti all’interno del bellissimo museo all’aria aperta, detto anche Museo del Folclore, che ricostruisce a grandezza naturale un tipico villaggio norvegese con le sue case storiche, in occasione del Natale decorate secondo le antiche tradizioni natalizie locali. E’ proprio in questo “vero” villaggio che si trovano le oltre 100 bancarelle del Mercatino, con la loro offerta di artigianato e di prodotti culinari locali. Nei laboratori del museo gli artigiani producono e vendono i loro manufatti, tra cui è possibile trovare vasellame, libri rilegati a mano e candele. Nella piazza del villaggio si trovano invece le bancarelle di ornamenti natalizi, antiquariato, ninnoli, profumi, incenso, fiori secchi e prodotti gastronomici, tra cui formaggi, dolci, biscotti, miele e spezie. In diverse casette, inoltre, vengono servite bevande fredde e calde e, nelle fattorie portate al museo da Numedal e Telemark, è possibile gustare dolci tipici come lefser, vafler, panini dolci e torte. Infine, nell’edificio del Vecchio Ufficio Postale di Svartdal, sono in vendita cartoline e francobolli di Natale. Il Mercatino è poi accompagnato da musica, concerti e attività ludiche per i bambini. Per questi ultimi, sono previsti un giro su una slitta trainata da cavalli, la possibilità di provare a fondere delle candele e, nel laboratorio di Babbo Natale, di preparare i propri regali di Natale!
Per chi è alla ricerca di regali davvero originali e al passo con i tempi è imperdibile il Mercatino di Natale dei Designer, che si svolge in Hausmannsgate, presso il Centro Norvegese per il Design e l’Architettura. In questa fiera si vendono abiti, borse, gioielli, accessori e complementi d’arredo realizzati dai giovani designer norvegesi, alcuni dei quali emergenti, altri invece tra i più affermati del Paese.
Si ricordano poi altre due fiere natalizie cittadine, come il Mercatino di Natale di Youngstorget, dedicato soprattutto all’antiquariato, e il Mercatino di Natale di Grünerløkka, quartiere alla moda e multiculturale, dove si può trovare davvero di tutto.
Nei dintorni di
Oslo
Vanno ricordati anche alcuni interessantissimi
Mercatini di Natale che si svolgono non lontano da Oslo.
Uno di questi si tiene nella Tenuta di Bogstad (Bogstad Gård), una splendida villa risalente al XIX secolo, e offre oggetti artigianali in genere, tra cui prodotti della lavorazione del vetro e della ceramica.
Anche presso il Bærums Verk, un centro artigianale del XVII secolo,
l’Avvento si vive ancora secondo le antiche tradizioni. Al suo interno, attorno ad
uno dei più grandi alberi di Natale di tutta la Norvegia, le storiche abitazioni
degli artigiani sono state trasformate in piccole botteghe di artigianato artistico,
dove i manufatti tradizionali si vendono tutto l’anno e a maggior ragione nel
periodo di Natale. Nel centro, durante il mese di dicembre, sono previste anche
attività di intrattenimento per tutti i gusti, tra cui il noleggio di un calesse per
escursioni nei dintorni.
Ad appena un’ora da Oslo si trova la leggendaria
Vetreria di Hadeland, la fabbrica più antica della
Norvegia, dove ogni anno per Natale oltre mezzo milione di visitatori non rinuncia
ad una sosta imperdibile e divertente. Nei giorni dell’Avvento, infatti, la fabbrica
si veste a festa, accogliendo i visitatori con le sue piccole e tipiche botteghe di
legno decorate nel più caratteristico stile natalizio nordico, con ben 60 alberi di
Natale ed una miriade di torce ad illuminarle. A garantire il successo di questa
iniziativa è la fusione dello shopping con molte altre attività collaterali, dal
momento che la storica vetreria, oltre ad essere una fabbrica, è anche una fiera ed
un museo. Nelle casette di legno vengono allestite le bancarelle dove acquistare
originali regali natalizi, mentre nelle botteghe della vetreria si possono ammirare
gli artigiani che soffiano il vetro. Nella fonderia del peltro si possono
addirittura creare le proprie candele, mentre nel museo è possibile imparare tutto
sulla storia di Hadeland, lunga quasi 250 anni. Per i più piccoli c’è la Casa dei
Bambini, dove essi possono partecipare alla realizzazione dei regali di Natale e dei
tipici biscotti allo zenzero, oppure decorare il vetro da loro stessi soffiato.
Infine, durante i fine settimana dell’Avvento, vengono realizzati spettacoli
teatrali sulla centenaria storia di Hadeland Glassverk.
Scritto da Melissa De Cillis in data 4 Lug 2014 » Oslo
Capitale della Norvegia,Oslo è considerata una delle città più belle del nord Europa. Decisamente caratterizzata dal clima arido la città, dapprima piccola cittadina e negli ultimi decenni grande metropoli a livello internazionale, è situata sul mar Baltico ed è soprattutto grazie al mare ( pulitissimo ed assolutamente non inquinato) che quest'ultima deve la sua ricchezza. Ecologica, assolutamente poco inquinata, ...Continua la lettura »
dal 20/11/2020 al 17/12/2020
Mercatino di Natale in piazza del
Municipio
Rådhusplassen
Lunedì – Venerdì dalle 11.00 alle 20.00
Sabato & Domenica dalle 11.00 alle 18.00
dal 06/12/2020 al 07/12/2020 & dal 05/12/2020 al 06/12/2020
Mercatino di Natale al Museo di
Storia Culturale Norvegese
Sabato & Domenica dalle 11.00 alle 16.00
Mercatino di Natale dei Designer
Centro Norvegese per il Design e l’Architettura, Hausmannsgate
Stando ai miti e alle leggende nordiche, Oslo venne fondata attorno alla metà del XI secolo dal re Harald III Sigurdsson, in seguito noto come Harald Hardråde. Tuttavia, già negli anni precedenti a questa data, la zona era stata occupata da popolazioni cristiane, come dimostrano alcuni reperti funerari datati verso la fine del X secolo. Se la storia della fondazione è nebulosa, assolutamente certa è invece la data della proclamazione a capitale della città, che ottenne questo importante riconoscimento nel 1299, lo stesso anno della conquista del trono da parte di Haakon V, il primo sovrano che si trasferì stabilmente ad Oslo ed il principale fautore della costruzione della fortezza di Akershus. A cavallo tra il XIV ed il XV secolo la Norvegia fu assoggettata alla Danimarca, evento che finì per ridimensionare molto il ruolo della città, che da capitale divenne un semplice centro di provincia del regno danese. Nel 1624 Oslo fu interamente distrutta da un incendio, per poi essere ricostruita in una nuova posizione nei pressi della fortezza di Akershus dal re Cristiano IV, che cambiò il nome dell’insediamento in Christiania. Con l’avvento dell’Ottocento e grazie alla ritrovata autonomia norvegese, Christiania, che solo dal 1925 tornerà a chiamarsi Oslo, cominciò a riacquisire l’importanza commerciale, sociale e culturale che aveva avuto prima dell’annessione danese. A testimonianza di questo ritrovato splendore, proprio nel XX secolo vennero costruiti o ristrutturati alcuni degli edifici più belli del centro, come il Palazzo Reale, il Parlamento, l’Università, il Teatro Nazionale e la Cattedrale.
La magnifica combinazione di modernità ed efficienza, di ricchezza artistico-culturale e di floridità di parchi ed aree verdi fa di Oslo una meta davvero imperdibile.
In effetti, la capitale della Norvegia, sede del re e del governo norvegese, si trova in un meraviglioso contesto naturale, che le è valso nel 2007 il titolo di seconda città al mondo più verde e rispettosa dell’ambiente. E’ situata sulla sponda estrema del fiordo di Oslo (Oslofjord), profondo nell’entroterra più di 90 km, ed è affiancata da verdi colline ricche di boschi. Il panorama mozzafiato di Oslo è una costante, anche nel centro città, dove bastano davvero pochi passi per incontrare un bel parco in cui rilassarsi o, con soli 10 minuti di battello, è possibile raggiungere le meravigliose spiagge del fiordo.
Ma Oslo non è solo una città tranquilla e dotata di un gran pollice verde! E’ anche un centro di grande modernità ed innovazione tecnologica, piena di vitalità e ricca di divertimenti, che al tempo stesso rappresenta un tesoro di monumenti storici, di musei e di gallerie d’arte.
La città può essere visitata considerando idealmente tre macroaree: il centro, la penisola di Bygdøy e i quartieri residenziali esterni.
Ovviamente è nel centro storico che si raccoglie la maggior parte dei siti e della mete turisticamente interessanti, immerse in un clima di giovialità che non ci aspetterebbe da un paese nordico e, per stereotipi, considerato “freddo”. Oltre ai negozi alla moda ed alla maggior parte dei locali notturni, tra la via Karl Johan ed i pontili di Aker Brygge sono situati alcuni importanti allestimenti museali, tra i quali spicca la Galleria Nazionale, il Museo dello Sci, affiancato dall’altissimo trampolino di Holmenkollen, ed il Museo di Munch. Inoltre, l’arteria principale di Oslo, Karl Johans gate, collega il cuore della città alla stazione centrale e ad alcuni importanti monumenti, come il Palazzo del Parlamento, il Palazzo Reale, l’Università e il Teatro Nazionale.
Su tutti svetta il meraviglioso Castello di Akershus (Akershus Festning), i cui lavori sono cominciati nel 1299, nel corso del regno di Håkon V, e sono terminati solo un anno dopo, nel 1300. Questa fortezza in classico stile medievale nordico, situata in cima alla collina Akersneset, aveva una funzione difensiva, in quanto situata in una posizione strategica, ideale per l’avvistamento dei nemici e per avere il controllo su tutta la città. Durante il regno di Cristiano IV il castello fu modernizzato in splendido stile rinascimentale, anche nelle sue parti interne, ma purtroppo nel corso del ‘700 la struttura cominciò a decadere ed i lavori di ristrutturazione non vennero avviati che nel 1899. Tuttavia, all’interno la fortezza è ancora ben conservata e permette di visitare molte delle stanze che ne hanno fatto la storia: la sala da ricevimento, il salone di rappresentanza, la cappella con le cripte di re Hakon VII e Olav V, e le prigioni sotterranee, nelle quali furono segregati e torturati i più temuti prigionieri dell’impero norvegese. Da non perdere è il cambio della Guardia Regale, che si svolge tutti i giorni alle 13,30. Un altro simbolo di Oslo è la meravigliosa Cattedrale, costruita nel 1697 e caratterizzata da stupende vetrate istoriate, opera di Emanuel Vigeland, fratello di Gustav. Oltre ai bellissimi soffitti dipinti, l’interno merita di essere visto soprattutto per la pregevole pala d’altare, modello dell’Ultima Cena e della Crocifissione, realizzata nel 1748 da Michael Rasch. Dopo essere stata trasferita in diverse città della Norvegia, nel 1950 finalmente quest’opera venne restituita alla cattedrale di Oslo, divenendone un tratto distintivo indiscusso.
Sempre in pieno centro storico, anche se di tutt’altro genere, è l’Opera House, sede dell’Opera e del Balletto Nazionali. L’avvenieristica struttura architettonica di questo edificio, in marmo bianco e vetri, con la sua forma che ricorda un grande blocco di ghiaccio, ricalca lo stile ed il design tipicamente norvegesi. Già di per sé essa è una splendida opera d’arte contemporanea, che allo stesso tempo si affaccia sulla veduta mozzafiato del fiordo di Oslo. Di recentissima costruzione, è stata inaugurata nel 2008 dopo 5 anni di lavori.
Il forte senso artistico di Oslo non si coglie solo nei musei e nei monumenti, ma anche nel Parco di Vigeland, una delle mete turistiche più frequentate della città. Esso si trova a sua volta nel Frognerparken, il parco pubblico più grande di Oslo, e viene anche detto Parco delle Sculture perché ospita un’esposizione permanente con ben 212 opere dell’amato artista norvegese Gustav Vigeland. Il Parco a lui dedicato è un vero e proprio museo all’aperto, in cui si possono ammirare opere davvero sorprendenti, soprattutto sculture in granito e bronzo, ma anche bassorilievi e opere in ferro battuto. Tra le sue statue più celebri ci sono il Sinataggen (“piccola testacalda”), che raffigura un bambino con un ghigno ostile, e l’Obelisco, in cui sono raffigurati i corpi avvinghiati di due amanti. Idealmente, il parco potrebbe essere suddiviso in cinque aree, a formare un percorso continuo. Si comincia con il maestoso cancello dell’ingresso principale, costituito da cinque entrate decorate con bassorilievi bronzei. Quindi, attraversando il ponte di granito e bronzo lungo 100 metri, si possono osservare sulle sue sponde 58 statue. Subito dopo il ponte, giunti quasi a metà percorso, si raggiunge la fontana di bronzo, l’opera più imponente del parco. A quel punto si percorre la terrazza del monolito, la parte più elevata del parco, sviluppata orizzontalmente su una terrazza e verticalmente grazie all’introduzione di una colonna monolitica, che è decorata con ben 121 figure antropomorfe intrecciate tra loro. Infine si raggiunge l’ipotetica conclusione di questo percorso, ovvero la Livshjulet, scultura raffigurante la ruota della vita, nella quale sette figure umane si intrecciano tra loro generando un cerchio. Il momento migliore per visitare il parco è il tramonto, quando le ombre creano degli spettacolari giochi di luce che sembrano accarezzare dolcemente le sculture.
La penisola di Bygdøy, o Bygdø, anticamente chiamata anche Ladegårdsøen, è la zona di Oslo nella quale meglio si mescolano cultura e natura. Il lembo di terra, sul quale si estende la parte occidentale della città, ospita infatti alcuni musei storici (come il Kon Tiki, il museo della cultura norvegese e quello delle navi vichinghe) ma al tempo stesso alcune delle più grani aree verdi cittadine. Tra queste ci sono le tenute reali Bygdø kongsgård ed Oscarshall. Inoltre, la penisola di Bygdøy è in molti tratti ricoperta da rigogliosi boschi, che si diradano solo nei pressi delle belle coste frastagliate. La spiaggia di Hulk, parzialmente riservata al naturismo, è quella più frequentata da turisti e cittadini nei pochi mesi in cui le temperature concedono di mettersi in costume.
Una delle mete turistiche più gettonate di Oslo è senza dubbio la Galleria Nazionale (Nasjonalgalleriet). Questa galleria, inclusa nel complesso del Museo Nazionale, accoglie la più ampia collezione di arte norvegese dal periodo romantico fino alle opere moderne, che vanno dall’Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale. Ma la Galleria non ospita solo opere di artisti norvegesi, bensì anche di molti importanti pittori europei come Picasso, Gauguin, El Greco, gli impressionisti Monet, Manet, Renoir, Degas ed altri francesi come Cézanne e Matisse.
Di fama mondiale è il Museo di Munch, che raccoglie le opere del famosissimo artista norvegese, così tormentato e geniale. Tra i suoi capolavori si trovano un grande ciclo pittorico, il “Fregio della vita”, che raccoglie quadri di epoche e soggetti diversi, ma anche “Il Bacio” (1897), il “Vampiro” (1917) ed il celeberrimo “L’Urlo” (1893). Quest’ultimo, rubato al Museo nel 2004, è stato ritrovato ed è ora nuovamente esposto. I capolavori di Edvard Munch vengono presentati in alternanza con altre sue opere meno conosciute. In totale, all’interno del Museo si trovano esposte oltre 1100 tele e più di 18000 tra disegni, stampe e litografie.
Il Museo di Storia Culturale Norvegese (o Museo Folcloristico) è il più grande museo norvegese e il più antico museo all’aperto del mondo. Esso conserva 153 antiche costruzioni, tra cui la stavkirke di Gol, una chiesa in legno del ‘200, edifici urbani e fattorie del ‘700 e ‘800, nonché collezioni di utensili e mobilia d’interni. I reperti che di volta in volta sono stati raccolti dal museo vengono assemblati in modo da ricostruire ambienti storicamente autentici, che fanno riferimento alle diverse epoche della storia norvegese, rispecchiando in modo fedele abitazioni, mestieri, usi e costumi. All’interno, il museo ospita ad esempio una mostra sulla Lapponia ed una sui Bunad (i costumi tradizionali). In estate e in alcune particolari festività, come l’Avvento, vengono anche aperti i laboratori artigianali interni e vengono realizzate dimostrazioni per i visitatori, come danze popolari ed assaggi culinari.
Ci sono poi diversi musei ad Oslo dedicati alla storia della navigazione, vista l’importanza che tale attività ha rappresentato nella storia cittadina e nazionale. Uno di questi è il Museo delle Navi Vichinghe (Vikingskipshuset), che espone le imponenti e maestose imbarcazioni dell’antica popolazione colonizzatrice della Scandinavia. Tutte le navi furono realizzate in legno di quercia nel IX secolo e successivamente furono portate a terra per essere usate come tombe per i nobili: accanto al corpo veniva sistemato tutto ciò di cui si pensava il defunto potesse avere bisogno nell’aldilà, dai gioielli fino agli arazzi. La più solenne fra tutte le navi è la Oseberg, che richiedeva ben 30 rematori, decorata sulla poppa e sulla prua con sculture che ritraevano un drago e un serpente. La più solida invece è la Gokstad, l’esempio più significativo e importante di nave vichinga.
Il Museo della Nave Fram conserva la nave polare più famosa al mondo, la Fram, costruita nel 1892 ed utilizzata per tre grandi spedizioni nell’Artide e nell’Antartide: quella di Nansen dal 1893 al 1896, quella di Sverdrup tra il 1898 e il 1902 e l’ultima di Amundsen dal 1910 al 1912. La Fram è stata l’imbarcazione in legno più grande mai costruita al mondo, nonché la nave che si sia inoltrata più a nord e più a sud del globo terrestre.
Il Museo Kon Tiki è dedicato ad un’altra imbarcazione da esplorazione, usata nel 1947 dal celebre studioso Thor Heyerdahl. Egli, pronto a mettere in discussione le teorie all’epoca correnti sulla diffusione umana sul pianeta, non aveva esitato già anni prima ad organizzare ardite navigazioni con imbarcazioni ritenuti rudimentali. In particolare però, divenne famoso per la sua spedizione con il Kon-Tiki, una zattera sulla quale navigò per 4.300 miglia dall’America del Sud alle Isole Tuamotu.
Tra i musei più curiosi ed originali di Oslo c’è il Museo dello Sci, affiancato dall’altissimo trampolino di Holmenkollen, all’interno del quale sono conservate le testimonianze delle spedizioni di due tra i più celebri navigatori della storia norvegese: Fridtjot Nansen e Roald Amundsen. La torre del trampolino offre tra l’altro una delle vedute più spettacolari della città.
Nelle case norvegesi le tradizioni culinarie sono tenute vive soprattutto nel
periodo natalizio. Il cenone della Vigilia è infatti il pasto più importante
dell’anno. Il menu però varia a secondo della regione in cui ci si trova, per cui
nel nord e nel sud la tradizione sarà rappresentata dal merluzzo, mentre nella parte
settentrionale della regione dei fiordi piuttosto dal baccalà. Nel resto della
Norvegia dei fiordi si usa preparare per lo più costine d’agnello salate, mentre
nella Norvegia orientale vengono cucinate preferibilmente costine di maiale alla
griglia.
In generale comunque, il piatto per eccellenza del Paese è il pregiato salmone
norvegese, esportato in gran parte d’Europa, che costituisce perciò una risorsa
economica molto importante per l’intera Norvegia. Altri piatti tipici sono le zuppe
e il rotolo di carne. Tra gli ingredienti spesso adoperati ci sono le patate,
utilizzate ad esempio nella preparazione di piatti tipici come il “lefse” di patate.
Per quanto riguarda Oslo, ovviamente i piatti tipici sono legati alla sua antica e
profonda tradizione marinaresca. Innanzitutto c’è il salmone, da mangiare affumicato
o alla griglia, ma sono molto amate anche altre varietà ittiche, come il merluzzo,
il pesce gatto, le aringhe, i molluschi e i gamberetti. Vanno molto anche le
preparazioni a base di carne, in particolare di alce, renna e cervo, che hanno
certamente un sapore forte, però spesso ingentilito dalla salsa di panna acida.
Degna di nota è anche la carne essiccata, che a Oslo prende la forma di prosciutto o
salsicce, accompagnata magari dal buonissimo “geitost”, un formaggio dolce a base di
latte vaccino e caprino. Per gustare al meglio queste pietanze è consigliabile
pasteggiare con la prelibata birra locale o assaggiare la squisita acquavite di
Oslo.
L’acquavite è la bevanda preferita per accompagnare le ricche pietanze natalizie e
può essere tranquillamente considerata la bevanda nazionale norvegese. La
particolarità che la rende unica è la distillazione dell’alcool dalle patate! La più
conosciuta di tutte è la Linie-aquavit, che viene trasportata dalla Norvegia
all’Australia e viceversa al solo scopo di ottenere un liquore affinato nelle
migliori condizioni. Il nome Linie deriva proprio dal fatto che nel trasporto venga
attraversata la linea dell’Equatore!
Lun-Sab | 9.00-18.00
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