La Francia non è un Paese originariamente così legato all’usanza del Mercatino di Natale. Anno dopo anno, però, le cose sono cambiate e anche i nostri più diretti cugini d’Oltralpe si sono avvicinati sempre più a questa tradizione prettamente germanica e nordica, facendola propria e adattandola alla propria cultura. Anche la Francia,come l’Austria, la Germania e l’Italia è diventata sempre più una meta di viaggio anche nella stagione invernale e non solo per le stazioni sciistiche, bensì anche per la visita dei Mercatini di Natale cittadini.
Mercatini Natalizi in
Francia: dove?
I più bei Mercatini di
Natale francesi si trovano nelle principali località del Paese, da nord a
sud.
Partendo dal nord, naturalmente non si può non pensare a
Parigi. La capitale vede numerosi
Mercatini animare nell’Avvento i suoi principali quartieri,
tra cui spiccano il Mercatino di Natale degli
Champs-Elysées, il Mercatino di Natale a Place de la Nation e il
celebre Mercatino
chiamato L’Arche de Noël, che si tiene a La Défense.
Ce n’è uno molto importante
anche nella città di Lille,
molto apprezzato da inglesi e tedeschi, che lo raggiungono facilmente con i
collegamenti ferroviari. Questo Mercatino di Natale detiene
un record in Francia, poiché è il primo ad aprirsi e l’ultimo a
chiudersi, poco prima del Capodanno.
Scendendo più a sud si incontra la regione
dell’Alsazia, caratterizzata da
un’interessantissima cultura franco-tedesca, ibrida e pertanto straordinariamente
ricca. Tra le città più
importanti che ospitano Mercatini di
Natale c’è senz’altro Strasburgo.
Qui si trova un
antico Mercatino di
Natale, con circa mezzo millennio di storia, il celebre Christkindelsmärik,
disposto intorno ad un maestoso
albero di Natale proveniente dalle foreste dell’Alsazia, che troneggia nella parte
più occidentale della Place
Klébler.
Ma le città e i paesini alsaziani che organizzano Mercatini natalizi
sono davvero innumerevoli. In
particolare, vanno segnalati i Mercatini di
Natale di Altkirch, Mulhouse, Guebwiller, Kaysersberg e Colmar.
Scendendo ancora più a sud e
raggiungendo la Provenza, ci si accorge di quanto questa regione sia particolarmente
sensibile all’appuntamento del
Natale. Le iniziative in merito sono molte e numerosi sono i Mercatini. Il
motivo è, probabilmente, la vicinanza con l’Italia, terra ricca di Mercatini di
Natale, che inevitabilmente contamina positivamente la cultura della Francia
meridionale e determina dei
fruttiferi interscambi. Uno dei Mercatini più
importanti della zona e a noi più vicini è quello di Nizza, che
racchiude nella Place Massena un’atmosfera mitteleuropea, che si sparge poi per
l’intera Costa Azzurra, raggiungendo
anche la Liguria. Sempre in territorio provenzale, vanno ricordati poi i Mercatini di
Natale di Avignone e Aix en Provence.
Mercatini di Natale in
Alsazia
L’Alsazia è forse la regione francese in cui
si sente di più l’usanza dei Mercatini di Natale. Ciò dipende sen’altro dalla
stretta vicinanza con la cultura
tedesca, culla secolare di questa tradizione.
In Alsazia l’Avvento si festeggia
dal 25 novembre, giorno di Santa
Caterina, al 6 gennaio. A far vivere l’atmosfera natalizia ci pensano otre
trentacinque Mercatini sparsi per tutta
la regione, con un programma ricco di centinaia di eventi
collaterali, per adulti e per bambini.
Lo scenario che ci attende è quello di
città, paesi o paeselli addobbati
a festa, che ricordano per l’architettura certe località goticheggianti dell’Austria
o della Germania. Passeggiando
per i Mercatini, si potranno
acquistare i frutti del laborioso artigianato alsaziano e,
soprattutto, ci si potrà rifocillare dal freddo pungente con le golosità da bere e
da mangiare. Ovunque si vedranno
lucine colorate, decorazioni a tema, aria allegra e pungente, calore umano ed
ospitalità, musica e canti natalizi,
clima disteso ed insieme intriso di spiritualità…
E d’altra parte non potrebbe
essere diversamente in quello che
è definito il Paese delle luci di Natale. Le località di mezza montagna inserite
all’interno del Parco Naturale dei
Vosgi del Nord sono leggendariamente la patria di Christkindel, ovvero di Gesù
Bambino, il simbolo della luce! E’
per questo che il Natale è sinonimo di gioia di vivere ed è per questa ragione che,
dalla fine del mese di novembre,
città e villaggi si illuminano a giorno.
Artigianato alsaziano: addobbi che passione!
Fra i prodotti più
in voga sui banchetti dei Mercatini di Natale in
Alsazia ci sono le lavorazioni artigianali dei vasi: le famose
ceramiche invetriate di Soufflenheim e i gres al sale di Betschdorf sono solo alcuni
degli esempi più illustri. Ma
l’Alsazia è anche il Paese delle stoffe. Il commercio delle stoffe ha radici
antichissime in questa regione
francese: in passato è stato una fonte importantissima di ricchezza, derivante dai
preziosi traffici con l’Oriente
e, più tardi, da quelli con gli Stati Uniti; oggi invece è uno degli aspetti più
tipici dei Mercatini di Natale.
Senza dubbio però, ciò che caratterizza meglio l’artigianato
avventizio in Alsazia sono le decorazioni per l’albero e per il presepe, splendidi
prodotti della tradizione e della
sapienza secolare. Prima ancora però, è l’albero di Natale stesso ad essere una vera
istituzione locale.
Presso l’alsaziana Bibliothèque Humaniste di Sélestat si trova addirittura la prima
menzione di vendita di abeti,
risalente al 1521. Si può quindi dire che l’Alsazia sia il luogo dove è nata la
tradizione dell’albero di Natale e
dove ancora oggi questo primato viene orgogliosamente rivendicato: succede, oltre
che a Sélestat, a Obernai,
Rosheim, Grendelbruche, Barr, Molsheim e a Erstein. In origine, l’abete
rappresentava l’albero del Paradiso, ornato
di mele che ricordavano il frutto della tentazione. Dalla fine del XVI secolo, si
cominciarono ad aggiungere rose e
altri fiori in carta multicolore, o talvolta in fini foglie lavorate di metallo
dorato. Poi vennero, fra la fine del
XVIII secolo e l’inizio del XIX, le noci dorate o argentate e le ostie, poco a poco
rimpiazzate dalle Bredele e da
dolciumi in mousse di zucchero, pasta di mandorle e pane all’anice.
C’è poi un
curioso aneddoto che spiega la
nascita delle palline di Natale. All’inizio del secolo scorso, nei Vosgi del Nord a
Meisenthal, le mele e le noci
che costituivano le principali decorazioni dell’albero di Natale vennero a mancare.
I vetrai decisero allora di
confezionare delle mele e delle noci in vetro! E fu così che nacquero le prima
palline decorative per l’abete
natalizio, risultati che superavano decisamente le aspettative iniziali e che si
rivelarono molto più economici.
Infine ecco apparire, dalla fine del XIX secolo ai nostri giorni, le figurine in
cera, in particolare angeli
adornati di fini foglie di metallo dorato o argentato con le quali si realizzano
anche ghirlande e stelle. Si dorano
anche le pigne. Come decorazioni si usano anche palle, fusi, campanelle, noci
soffiate, ghiaccioli in vetro, capelli
d’angelo, palline in vetro soffiato, nella tradizione dei vetrai di Meisenthal.
La corona d’Avvento è un
classico dell’artigianato proposto dai Mercatini.
Essa si compone di rami di abete ornati di 4 candele e decorati di nastri, di pigne
o di frutta secca. Anche questo
simbolo del Natale sembra essere nato proprio in Alsazia, per la precisione nel
1930. La sua funzione è quella di
proteggere dalle catastrofi, ruolo normalmente svolto dalle luci e dalle parti verdi
della corona, mentre le 4
candele simboleggiano le quattro settimane che precedono il Natale. La tradizione
vuole che si accenda una candela
ogni domenica dell’Avvento, fino alla sera di Natale, quando le quattro bugie
brillano all’unisono.
Il
Calendario dell’Avvento in origine era costituito da una casetta in cartone con 24
finestrelle, che si aprivano su
un versetto biblico. Oggi, il calendario dell’Avvento è il simbolo per eccellenza
dell’attesa che precede il Natale
ed è dedicato per lo più ai bambini, ai quali naturalmente la festa sta
particolarmente a cuore. Ogni mattino, dal 1
al 24 dicembre, i bambini aprono una finestra del loro calendario e scoprono
un’immagine rappresentativa del
momento, come un paesaggio innevato o la figura di Babbo Natale, oppure i dolci
tradizionali del periodo, in carne
ed ossa!
Mica solo Mercatini…
Il programma dei Mercatini di
Natale alsaziani si arricchisce di una miriade di eventi e manifestazioni ad
essi collegati, che mirano ad
invogliare la permanenza e la visita di sempre più turisti dal resto della Francia e
dall’Europa.
Alcune delle
iniziative più importanti riguardano i bambini, protagonisti assoluti della festa. A
loro sono dedicati il passaggio
di San Nicola tra i paesi e le città della regione, e i laboratori creativi, dove
poter confezionare da soli oggetti
decorativi o dove poter cucinare. Per il pubblico più adulto sono previsti
altrettanti momenti di intrattenimento:
le cantine vinicole che propongono veri e propri percorsi del gusto, i concerti di
musica classica e corale, in
particolare con l’avvento delle “noëlies”, e le passeggiate serali a lume di
fiaccola.
Nei giorni dell’Avvento la ricchezza di sfaccettature che può raggiungere l’Alsazia è
davvero sorprendente. Esistono
località che si sono specializzate nell’organizzare eventi unici nel loro genere,
tutti diversi tra loro ma uniti
dalla comune volontà di celebrare l’attesa e l’arrivo del Natale.
All’Ecomuseo d’Alsazia, un
vero e proprio museo vivente che ripropone la vita alsaziana del XIX-XX secolo, si
vuole far rivivere ai visitatori
l’atmosfera intimista della preparazione delle veglie di Natale di un tempo. Molte
piccole località tradizionali,
come Outre Forêt, Wissembourg, Haguenau, Niederbronn-les-bains e la Valle della
Sauer, fanno rivivere invece misteri
e leggende. Una delle più famose ritiene che l’Alsazia sia la patria di Hans Trapp,
cugino del celebre Père
Fouettard, e in particolare che egli viva presso la misteriosa foresta di Haguenau.
Si tratta di una zona
fantastica, situata nel cuore di una regione ricca di villaggi dalle case in stile
tradizionale, come Seebach,
Hoffen o Hunspach, classificati fra i più belli di Francia.
Va detto però che
l’Alsazia è anche sede di
importanti località sciistiche, come Colmar, Kaysersberg, Eguisheim, Turckheim,
Munster, Riquewihr, Ribeauvillé e
Neuf-Brisach, che sono per altro anche splendide città.
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