I Mercatini di Natale di Pergine Valsugana e la Valle dei
Mocheni attenderanno l’arrivo del Natale ricreando lo scenario magico della
Valle Incantata: un vero e proprio villaggio delle fiabe, dove il piatto forte
saranno i tradizionali Mercatini di Natale.
Il nome del villaggio sarà
Perzenland e sarà gemellato con i Mercatini di Natale di Dresda, i più antichi
in assoluto. Massima attenzione verrà riservata all’ambiente, con impianti e
allestimenti completamente ecosostenibili.
Si tratta di un’iniziativa
dedicata soprattutto alle famiglie, che avranno l’occasiono di immergersi nel
pieno dello spirito delle feste in un modo che unisce novità e tradizione.
dal 11/11/2023 al 06/01/2024 – Tutto il paese
I Mercatini di Natale di Pergine Valsugana si tengono in tutto il paese e seguono i seguenti orari:
Il territorio di Pergine era abitato già in epoca preistorica dalla popolazione dei Reti, ai quali si può probabilmente attribuire la costruzione di un castelliere (poi utilizzato e forse modificato dai futuri dominatori romani) sul colle del Tegazzo, dove ora sorge il castello di Pergine, un luogo altamente strategico che permetteva di controllare i movimenti nell’Alta Valsugana.
Nel corso del I secolo a.C. il perginese entrò a far parte dei territori di Roma e, in particolare Pergine e la Valsugana, del municipium di Feltre. Durante la dominazione romana fu costruita la via militare Claudia Augusta Altinate, che partiva da Altinum (attuale Altino, vicino a Venezia), attraversava la Valsugana e, passando per la piana di Pergine (ancora spoglia di edifici), arrivava fino a Tridentum (attuale Trento). La stradina che collega le frazioni di Vigalzano e Costa è probabilmente quanto resta dell’antica via militare.
Dopo la caduta dell’impero Romano Pergine divenne parte del ducato longobardo di Trento, fino alla dominazione dei Franchi.
Ma è solo nel Medioevo che Pergine divenne un vero e proprio centro urbano. Il suo nome apparve per la prima volta in un documento datato 26 febbraio 845, mentre la sua identità comunitaria venne sancita ufficialmente con la costruzione della chiesa pievana nel luglio 1183. Il borgo faceva parte del Principato Vescovile di Trento, ma ben presto venne rivendicato dai principi Tirolesi che, dopo un assedio al castello, nel 1356, ne ottennero il controllo.
Come Levico Terme, anche Pergine nel 1525 fu protagonista di una insurezione contadina contro i principi locali, conosciuta con il nome di “guerra rustica”, poi repressa nel sangue. Nel 1531 il borgo ed territori limitrofi tornarono a far par parte del Principato Vescovile di Trento.
Nel 1815, dopo il periodo napoleonico, Pergine e l’ex Principato Vescovile passarono nelle mani dell’Impero Austro-Ungarico.
Con la Prima Guerra Mondiale, il borgo entrò a far parte del Regno d’Italia e nel 1928 il suo territorio fu accorpato a quello di altri 13 comuni, dando vita al nuovo comune di Pergine Valsugana.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Pergine Valsugana fu occupata dai tedeschi e liberata dalle truppe alleate al termine del conflitto.
Nel 1955 si staccarono dal comune le cittadine di Falesina e Vignola, dando luogo all’attuale struttura della cittadina.
Lun-Sab | 9.00-18.00
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A Pergine sorgono cinque piccoli musei, nati ciascuno dall’interesse e dalla passione di singoli gruppi volontaristici, che oggi formano un unico itinerario culturale.
Il Museo della Scuola è nato a Pergine Valsugana nel 1997, grazie all’interesse di un gruppo di insegnanti della Scuola elementare Don Milani, che hanno voluto conservare gli oggetti storici della scuola come bene di alto valore culturale. Il copioso materiale raccolto diede origine ad una mostra permanente allestita nell’atrio della scuola Don Milani, aperta al pubblico il 31 maggio 1997. Ben presto però lo spazio espositivo si rivelò troppo piccolo. Così, la commissione si trasformò in associazione autonoma, con lo scopo dichiarato di dare vita ad un vero e proprio museo della scuola, con sede indipendente.
Il Museo della Centrale Idroelettrica di Serso testimonia la storia di una delle primissime centrali idroelettriche sorte in Europa. Nel 1893 funzionavano nel mondo pochissime centrali elettriche, la maggior parte azionate con motrici a vapore e solo alcune con turbine mosse da un salto d’acqua. Tra queste, oltre ad una grande centrale sorta presso le cascate del Niagara (Stati Uniti d’America), ci fu incredibilmente anche la centrale idroelettrica a corrente alternata trifase di Serso, voluta dal Comune di Pergine per iniziativa di otto suoi cittadini. La produzione di energia elettrica modificò profondamente il livello di vita degli abitanti di Pergine e, pur trattandosi di una potenza modesta rispetto a quella attualmente assorbita dagli utenti del comune, ha costituito e tuttora costituisce una fonte di energia a basso costo e non inquinante per l’ambiente.
Si ricordano poi il Museo degli attrezzi agricoli ed artigianali della comunità di Canezza-Portolo ed il Museo del Paracarro. Quest’ultimo, inaugurato il 19 luglio 2008 a Canezza, frazione di Pergine Valsugana, fu fortemente voluto dall’omonima associazione, che ebbe l’originale idea di raccogliere i paracarri in pietra più prestigiosi del mondo dello sport.