Amsterdam ha tra le sue particolarità il fatto di essere
una città ricca di mercati. I più celebri sono certamente i mercati dei fiori e
quelli che propongono ogni sorta di
chincaglieria vintage, dagli abiti ai dischi.
Alcuni di questi mercati sono
aperti tutta la settimana, ma altri
solo un giorno.
Anche a Natale può accadere che molti Mercatini non
siano aperti tutti i giorni o che le loro esposizioni abbiano durata solo
giornaliera, perché molti abitanti
preferiscono fare shopping nei grandi magazzini, nelle boutique e nei centri
commerciali. Ma per i turisti, si sa, è
tutto diverso, ed il tour dei Mercatini di
Natale è assolutamente d’obbligo, anche a costo di dover fare particolare
attenzione a date ed orari.
A
rendere queste fiere natalizie ancor più affascinanti contribuiscono le suggestive
luci dei piccoli ponti tra i
canali, che formano quasi un percorso guidato fra i numerosi Mercatini di
Natale cittadini.
Per questo motivo, è assolutamente da non perdere la visita al tradizionale Mercato dei Fiori che si estende lungo il canale Singel, tra Muntplein e piazza Koningsplein. Tra le bancarelle, si intravedono i battelli e le houseboat ai bordi del canale, illuminato a festa da luci natalizie e suggestive lanterne, che esaltano ovunque gli inebrianti profumi di vischio, agrifoglio e frittelle. A mettere in mostra le loro piccole opere d’arte sono circa 200 artisti, per lo più usciti dalla celebre scuola per artigiani della città, la Edelsmeden school. Se poi le bancarelle non fossero abbastanza, nelle vicinanze ci si può sbizzarrire con gli acquisti natalizi in negozi come “Christmas Palace” e “Christmas World”.
Dalla seconda settimana di dicembre ai primi di gennaio è presente tutti i giorni in Piazza Haarlemmerplein un Mercatino di Natale ricco di iniziative aggiuntive, tra cui giochi ed attrazioni per bambini, mostre di presepi, cori natalizi in tutte le lingue ed il concerto di Natale cittadino.
Protagonista di eccellenza dell’Avvento di Amsterdam è anche quest’anno il coloratissimo Mercatino di Natale di Albert Cyup. Oltre ai banchetti aperti durante tutto l’anno, in questo particolare momento dell’anno si aggiunge una fiera tipicamente natalizia, che offre dai tradizionali regali artigianali ai più moderni oggetti progettati dagli estrosi designer locali.
Ma chi è alla disperata ricerca di idee regalo originali e moderne non può assolutamente lasciarsi scappare il Crafty Markt, il mercato degli artigiani. Ciò che lo rende così particolare sono l’atmosfera che vi si respira ed i suoi frequentatori. Infatti, passeggiando per questo Mercatino di Natale si possono incontrare personalità eccentriche e creative, sia tra i visitatori, sia tra i giovani designer, i cui banchi diventano laboratori di fortuna, dove i visitatori possono assistere dal vivo alla creazione dei manufatti. Qui l’esposizione dura tutto l’anno, ma nel weekend del 18 e 19 dicembre è arricchita da una specifica area dedicata alle creazioni natalizie.
Anche quest’anno in Piazza Beursplein viene allestito l’Holland Winter Village. Oltre alle sue bancarelle, disposte tutt’intorno ad una pista di ghiaccio per il pattinaggio, questo Mercatino di Natale propone varie iniziative musicali, dagli artisti di strada ai cori e alle vere e proprie orchestre.
Un altro luogo assolutamente da vedere è l’esposizione del Funky Xmas Market. L’ingresso è gratuito e, dopo un giro tra splendido artigianato e ghiotta gastronomia, ci si può allietare con una bella pattinata sul ghiaccio, rifocillandosi poi con una golosa cioccolata calda. Se ancora non bastasse, si può fare merenda con gli “oliebollen” o i “poffertjes”, tipici dolci della tradizione olandese.
Il Winterland Christmas Market, che mette in vendita gli stessi oggetti degli altri Mercatini di Natale ma con in più il vantaggio di restare esposto più a lungo, dal 19 novembre al 2 gennaio.
Va ricordato infine il Mercatino di Piazza Waterloo, sicuramente il più conosciuto mercato delle pulci di Amsterdam. Esso attrae ogni giorno migliaia di turisti, che qui possono acquistare veramente di tutto: dai souvenir più strampalati all’antiquariato e all’abbigliamento trendy o vintage.
09 -10.12.2019
Mercato dei Fiori
Lungo il
canale Singel, tra Muntplein
e piazza Koningsplein
10.12.2019 – 04.01.2020
Mercatino di Natale in piazza
Haarlemmerplein
Tutti i giorni dalle 9.00 alle
22.30
Mercatino di Natale di
Albert Cyup
Via Albert Cuypstraat
Tutto l’anno
Tutti i giorni dalle 10 alle 17
Tutto l’anno
Crafty Markt
Oosterpark, vicino alla stazione ferroviaria di Muiderpoort
(18 & 19.12. esposizioni natalizie)
17.12.2019
Funky Xmas Market
Haarlemmerweg
Dalle 12 alle 18
17.11.2017 – 02.01.2020
Winterland Christmas Market
Rembrandt, vicino alla
fermata della metro Waterlooplein
Tutto l’anno
Mercatino delle pulci
Piazza
Waterloo
Lunedì – Sabato dalle 9 alle 17
Amsterdam nacque nel XIII secolo da un villaggio di pescatori situato vicino ad una diga (Dam) sul fiume Amstel (da cui il nome originario Amstelredam). Gli abitanti iniziarono molto presto a dedicarsi al commercio, che nel XIV secolo divenne particolarmente fiorente con le città tedesche della Lega Anseatica.
I Paesi Bassi furono uniti alla
corona spagnola nel XVI secolo,
quando terminò la guerra d’indipendenza, che tra le tante conseguenze ebbe quella di
introdurre nel Paese la
libertà religiosa.
Amsterdam rimase fedele al
cattolicesimo, religione ancora oggi preponderante nella città, mentre
numerose furono le città
convertite alla fede protestante.
Mentre le guerre di religione imperversavano per l’Europa, Amsterdam divenne un
rifugio per molte genti
perseguitate per questioni religiose.
Vi giunsero ebrei dalla Spagna e dal
Portogallo, mercanti da Anversa
in fuga dal saccheggio degli spagnoli e gli ugonotti dalla Francia.
Il XVII secolo fu l’Età d’Oro di Amsterdam.
La
città si espanse attorno ai
canali, ma soprattutto ebbero luogo scambi commerciali con il nord America,
l’Indonesia, il Brasile e l’Africa,
che diedero vita ad un vasto impero coloniale. In breve, Amsterdam divenne il porto
più importante del mondo e
un centro di finanza internazionale.
Tuttavia, con il XVIII e il XIX secolo ci fu il declino della prosperità di Amsterdam. Le guerre contro la Gran Bretagna e la Francia misero a dura prova la città ed il commercio si spostò verso Londra.
Alla fine del XIX secolo, la Rivoluzione Industriale raggiunse la città, migliorandone le condizioni, sebbene essa non raggiunse più gli splendori del passato. Fu in questi anni che venne costruita la Stelling van Amsterdam, un anello di 42 forti e di terre che potevano essere alluvionate, con lo scopo di difendere la città.
La Prima Guerra Mondiale non portò distruzioni perché i Paesi Bassi rimasero neutrali, ma il commercio e l’industria soffrirono comunque le conseguenze di un’Europa devastata.
Tra le due guerre gli Olandesi costruirono dei muri che separarono Zuider Zee dal Mare del Nord e crearono il lago artificiale Ijseel: in questo modo le distese d’acqua ad est di Amsterdam divennero d’acqua dolce e poterono essere usate dagli abitanti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale le truppe tedesche occuparono la città a partire dal 15 maggio 1940 e deportarono circa 100.000 ebrei. Questa operazione fece quasi scomparire la loro comunità e, dal momento che il commercio dei diamanti era per la maggior parte nelle loro mani, dopo la guerra Amsterdam cessò di essere il primo centro per lo scambio della preziosa merce, lasciando il posto alla città belga di Anversa.
Negli anni Sessanta e Settanta Amsterdam divenne di nuovo famosa, ma per
ragioni diverse: la politica di
tolleranza verso le droghe leggere rese la città una destinazione popolare per gli
hippie.
Diventarono
frequenti le occupazioni di edifici vuoti e gli scontri con la polizia.
Negli anni Ottanta avvennero grandi cambiamenti amministrativi: la città fu
divisa in distretti (oggi
15), responsabili per molte delle attività che erano precedentemente assegnate al
governo centrale.
L’idea
fu quella di avvicinare l’amministrazione alla gente.
Gli anni Novanta furono anni di boom economico.
Il
vecchio centro storico fu quasi
del tutto restaurato e molte infrastrutture vennero completate.
Sebbene la sede del Governo sia all’Aia, Amsterdam, nella provincia dell’Olanda Settentrionale, è la capitale effettiva dei Paesi Bassi, nonché la città più grande del Paese e la più visitata, con oltre 3,5 milioni di turisti stranieri all’anno. Patrimonio dell’Unesco, Amsterdam è innanzitutto una città d’arte e cultura, ma è conosciuta in tutto il mondo anche per il suo spirito liberale e tollerante, le cui manifestazioni più evidenti sono i Coffeeshop e il Quartiere a Luci Rosse. E’ proprio la fusione tra cultura e divertimento che crea quell’atmosfera unica e rende Amsterdam magica!
Piazza Dam, originaria del XIII secolo e famosa negli anni ’60 per i suoi hippies, è il cuore pulsante del centro cittadino. Qui, il via-vai di turisti e gente locale trova costantemente il suo sfondo in performance di artisti di strada, bancarelle, Luna-Park e giostre, ed eventi in occasione delle principali festività.
Da un lato della piazza svetta l’imponente Nationaal Monument, l’obelisco di pietra alto 22 metri e dedicato alle vittime della Seconda Guerra Mondiale. Paradossalmente, ma in linea con la tipicità di Amsterdam, su quel lato della piazza, poco distante dal Monumento ai Caduti, troviamo Warmoestraat, la famosissima via del Quartiere a Luci Rosse. Il Red Light District (chiamato “Rossebuurt” dalla gente del posto) prende il suo nome dalle luci al neon delle vetrine dove le prostitute posano in attesa dei clienti. Dalle case di appuntamento ai locali di spogliarello e lap-dance, dai gay bar ai cinema, dai negozi di video hardcore ai sex-shop, per arrivare fino ai musei (Erotic e Sex Museum), il Quartiere a Luci Rosse è un vero e proprio “parco giochi del sesso”, sempre affollato di turisti. In realtà la città ospita ben altri 3 Quartieri Rossi: l’area Walletjes (la più famosa e frequentata, situata nelle vie tra la Stazione Centrale e Nieuwmarkt), l’area nei pressi del canale Singel (tra Raadhuistraat e la Stazione Centrale) e l’area nel quartiere Pijp (nelle vicinanze del Rijksmuseum).
Sull’altro lato di Piazza Dam sorge il maestoso Palazzo Reale (Koninklijk Paleis). Quest’ultimo, sede originaria del Municipio ed oggi residenza della regina nei suoi soggiorni in città, è caratterizzato da un’imponente facciata neoclassica. Sul retro del Palazzo è ubicato il famoso Museo delle Cere di Madame Tussauds. Sempre vicino al Palazzo, si trova la Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk), risalente al 1650-1660, nella quale dal 1841 sono stati incoronati i sovrani olandesi, ma che oggi non è più un luogo religioso, bensì la sede di manifestazioni culturali, quali mostre e concerti d’organo.
A destra del Palazzo Reale inizia Kalverstaat, affollata via dello shopping, lungo la quale troviamo l’Amsterdams Historisch Museum (Museo Storico). Kalverstraat è attraversata dalla piazzetta Spui, dalla quale si ha accesso al famoso Begijnhof, sorta di giardino segreto o corte, circondato da edifici antichi e un tempo dette “dimore delle béguine”, donne devote al celibato.
Leidseplein
Questa piazza in origine, nel
XVII secolo, era un luogo di sosta per i contadini, che vi si fermavano prima di
entrare in città. In effetti il
nome deriva da “Leidsepoort”, la fine della strada principale che da Leiden portava
ad Amsterdam. L’aspetto e le
funzioni odierne della piazza hanno poco a che vedere con quelle della sua origine.
Oggi infatti Leidseplein è
uno dei centri del divertimento e della vita notturna di Amsterdam. Tra le
principali attrazioni che vi si
affacciano, va ricordato l’American Hotel Amsterdam,
che prende il nome
dall’architetto che lo realizzò dopo aver studiato design negli USA. La struttura
originaria in realtà è stata
demolita e ricostruita nel 1902 da Willem Kromhout, in spettacolare stile Liberty,
che caratterizza anche il
Café Americain, situato al piano terra dell’hotel. Restando
in zona, si raggiunge la
Spiegelgracht, un’area densa di negozi d’antiquariato e di gallerie d’arte
contemporanea, tra cui
l’imponente Rijksmuseum e, alle sue spalle, la Piazza dei Musei con il Van Gogh
Museum.
Rembrandtplein
Al centro della piccola
piazza è collocata dal 1876 la statua di Rembrandt. Questo luogo è sempre molto
animato, sia nelle ore diurne
(per i café all’aperto, se è la bella stagione), sia di notte, poiché è un altro
fulcro della vita notturna
insieme al non molto distante Leidseplein. A questo proposito, a pochi passi
dalla piazza, in
Reguliersdwarsstraat, si concentrano i noti clubs della vita notturna
gay di Amsterdam.
Proseguendo nella stessa via, ma sul lato che costeggia il fiume Amstel, si arriva
nei pressi del Magere
Brug, il bianco “ponte magro” di legno in tipico stile olandese, con
vicino la sede di Amsterdam
del Museo Hermitage di San Pietroburgo.
Risalendo Reguliersdwarsstraat si arriva infine in Piazza
Waterloo. La piazza è piuttosto recente in quanto fu
costruita a partire dal 1880
prosciugando due canali, il Leprozengracht e l’Houtgracht, nell’allora
Quartiere ebraico.
L’area attorno a Waterlooplein è stata abitata dagli Ebrei per molti secoli e fino
alla Seconda Guerra Mondiale.
Essi si stabilirono ad Amsterdam all’inizio del XVI secolo, arrivando per lo più dal
Portogallo, dalla Germania
e dalla Polonia. Oggi, a testimonianza del passato, rimangono un complesso di
Sinagoghe costruite tra il XVII e
il XVIII secolo. La prima di queste, la Sinagoga Portoghese, è
l’unica in cui vengono ancora
celebrate le funzioni e fu costruita su modello del Tempio di Salomone. Le altre,
dal 1987 sono diventate le
sale del Museo Ebraico di Amsterdam. Quando nel 1893 apparve sulla
piazza il mercato, esso
venne prevalentemente occupato da venditori ebrei e divenne in breve tempo il
mercato ebraico più importante
della città fino al 1941, anno dell’inizio delle deportazioni. Da quel momento, sono
stati stravolti
completamente sia il quartiere e sia il mercato, che nel 1985 è diventato ciò che è
ora: il mercatino
delle pulci più famoso di Amsterdam. Altro edificio interessante in
Waterlooplein è
Stopera, l’enorme complesso moderno che occupa gran parte della piazza e il
cui nome sta per Stadthuis
e Opera, cioè Municipio e Teatro dell’Opera. L’edificio venne terminato nel 1988,
mentre il teatro fu inaugurato
due anni prima. Composto da mattoni rossi, marmo e vetro, la Stopera si affaccia a
semicerchio sul fiume Amstel.
Il teatro ha una capienza di 1700 spettatori e, oltre alle compagnie nazionali di
balletto e opera, ospita anche
rappresentazioni di artisti stranieri. Zuiderkerk fu la prima Chiesa Calvinista
costruita ad Amsterdam
(all’inizio del XVII secolo) dopo la Riforma. La costruzione, a tre navate e
dall’imponente campanile alto quasi
80 metri, ha cessato la sua funzione nel 1929 e, dopo vari restauri, ospita oggi
uffici di pianificazione urbana
della città, uno spazio per mostre temporanee ed uno per le attività culturali
del quartiere.
Il
Blauwbrug (ponte blu) è un monumentale ponte che attraversa il
fiume Amstel a sud di
Waterlooplein, costruito nella seconda metà del XIX secolo per l’Esposizione
Mondiale del 1883, che conserva
ancora le decorazioni originarie, cioè sculture di barche medievali, pesci e, sui
pilastri, la riproduzione
della corona blu del Principe Massimiliano.
Il Quartiere De Jordaan è così chiamato dal francese “giardino”, nome con cui venne battezzato dagli Ugonotti nel XVII secolo. Durante il secolo esso si sviluppò, venendo presto popolato da lavoratori, mentre le classi sociali più alte costruivano lussuose abitazioni nella cerchia dei tre principali canali della città (Herengracht, Keizergracht e Prinsengracht), area che ancora oggi è “zona protetta”, ricchissima di dimore storiche, le cui facciate sono spettacolo per gli occhi. A contrario, il Jordaan è famoso per la sua atmosfera più “romantica”, data dalle strette viuzze in cui si dipanano negozi originali, café, gallerie d’arte ed antiquari.
I musei rappresentano una delle principali attrazioni turistiche
della città.
La scelta è davvero ampia, con più di 50 musei che ogni anno
attraggono milioni di
visitatori ed accontentano i più svariati interessi. Accanto ai capolavori del
Secolo d’Oro e dell’arte moderna
e contemporanea, si trovano infatti cinema, teatro, fotografia, storia e musei
tipicamente Olandesi, come
l’Houseboat Museum.
Con i suoi 200 dipinti e 550 fra disegni e acquerelli, il Van Gogh Museum rappresenta una delle più grandi collezioni mondiali dedicate al pittore olandese. Ospita anche oggetti personali e lettere scritte al fratello Theo, oltre alla collezione privata di Theo stesso. La collezione permanente, disposta su tre piani, permette di seguire l’evoluzione artistica di Van Gogh e di comparare il lavoro del pittore con altri artisti del XIX secolo. Il museo è formato da due edifici: la struttura principale progettata dall’architetto Gerrit Rietveld e aperta nel 1973, e la sala esposizioni di Kisho Kurokawa, finita nel 1999. Anche molti altri architetti hanno contribuito al completamento della struttura.
Il Rijksmuseum (Museo Nazionale) è il più grande museo d’Olanda, con più di un milione di visitatori all’anno. Offre un’estesa panoramica sull’arte olandese, dalle prime pale medievali al rigoglioso Secolo d’Oro, con i capolavori del XVII secolo di maestri quali Rembrandt e la sua Scuola, Vermeer, Frans Hals e Jan Steen. Il museo fu fondato nel 1809 da Luigi Napoleone, ma dopo appena pochi anni dalla sua apertura, vista già la vastità della collezione, fu trasferito nel palazzo settecentesco Trippenhuis. In seguito (1877-1885) si decise la costruzione di una sede espositiva adeguata in Stadhouderskade, progettata da P.J.H. Cuypers: l’imponente palazzo neorinascimentale che è diventato la sede permanente del Museo.
Lo Stedelijk Museum aprì nel 1895, ma solo dal 1970 divenne esclusivamente Museo di Arte Moderna. E’ il più importante museo di arte moderna e contemporanea di Amsterdam, con opere che vanno dal 1850 ai giorni nostri.
La Casa di Anne Frank è l’edificio in cui, per piú di due anni, Anna Frank e la sua famiglia si nascosero per sfuggire alla deportazione. Si trova in Prinsengracht 263 ed é museo sin dal 1960. L’edificio ospitava anche l’attivitá commerciale del padre di Anne, Otto Frank, il cui personale aiutava i rifugiati provvedendo a cibo e notizie dall’esterno. Il rifugio era celato da una libreria semovibile costruita appositamente, ma il 4 agosto 1944 venne scoperto e gli occupanti furono deportati in differenti campi di concentramento: solo Otto Frank sopravvisse agli orrori della Guerra. Il Museo mostra le stanza vuote, ma l’atmosfera é rimasta invariata: citazioni dal diario, documenti storici, filmati dell’epoca, fotografie e oggetti personali aiutano il visitatore a capire gli eventi avvenuti in questa casa. Ovviamente anche il diario originale di Anne Frank é in mostra.
Il Rembrandthuis Museum è la casa in cui il pittore visse dal 1639 al 1659. Oggi è un museo che raccoglie, oltre ad oggetti personali, un’ampia collezione di acqueforti del maestro e dipinti di artisti che lo ispirarono. Gli interni della casa sono stati ricostruiti e arredati nello stile dell’epoca. La regina Wilhelmina aprì ufficialmente il Museo nel 1911, su suggerimento del pittore Jan Veth, con lo scopo di esibire le acqueforti che il maestro creò proprio durante la permanenza in questa dimora. La collezione si arricchì negli anni acquisendo, attraverso aste e donazioni, anche altri capolavori. La collezione attuale esibisce 260 lavori del Maestro. Un’ala dell’edificio è anche adibita a mostre temporanee riguardanti artisti del passato e del presente che sono stati influenzati da Rembrandt.
Dopo una stretta collaborazione nell’organizzazione di mostre con la Nieuwe Kerk
(Chiesa Nuova), nel 2004
finalmente aprì la sede di Amsterdam dell’Hermitage di San
Pietroburgo.
L’edificio che lo
ospita, Neerlandia, rappresentava solo la prima fase del progetto,
completato nel 2007, fino a
raggiungere uno spazio espositivo di 4000 mq.
L’Amsterdams Historisch Museum (Museo Storico) è ubicato nell’edificio un tempo appartenuto al convento di St. Luciene e divenuto in seguito un orfanatrofio. I locali del museo si aprono su spaziosi cortili ed ospitano una collezione permanente che mostra le varie fasi dello sviluppo cittadino.
Progettato da Renzo Piano, NEMO è l’imponente edificio a forma di nave, poco distante dalla Stazione Centrale, che ospita il più grande e futuristico Museo di Scienza e Tecnologia d’Olanda. Ciò lo rende tra l’altro particolarmente adatto ai bambini, aiutati nell’apprendimento dal percorso interattivo del museo.
Madame Tussaud
Il famoso museo delle
cere ha dal
1991 una sede anche ad Amsterdam. Accanto a personaggi famosi del presente e del
passato, è possibile
ripercorrere la storia di Amsterdam, scattando foto davvero invidiabili!
Uno dei musei più oroginali di Amsterdam è il Katten Kabinet, ovvero
il Museo del
gatto.
E’ situato in una splendida dimora storica del XVII secolo
nel cuore di Amsterdam, e
caratterizzato da una mostra permanente su due piani, che ci parla dei gatti nel
corso dei secoli attraverso
dipinti (presenti alcune opere di famosi artisti quali Steinlen e Picasso) ed
oggetti d’arte. Il museo è
dedicato J.P. Morgan (famoso ne è il ritratto), il gatto del fondatore del museo!
Ad Amsterdam, complesso connubio di culture, è davvero difficile
trovare un piatto tipico.
Perciò, si potrebbe forse dire che il piatto forte è
rappresentato dalla cucina “non olandese”: cinese, giapponese, indiana, thai,
portoghese, greca, turca, tibetana e chi più ne ha più ne metta!
Lo stesso problema riguarda del resto tutta l’Olanda.
La cucina olandese
è famosa più che altro per le zuppe e per il pesce fresco, soprattutto le aringhe
(‘haring’) marinate o affumicate, spesso vendute in bancarelle e da gustare sul
posto. Alcune particolarità da provare sono ad esempio le omelette (chiamate
‘pannekoeken’) e le ‘croquette’, specie di crocchette con ripieno di carne o
formaggio e verdure. Il formaggio è
molto famoso: ne esistono circa 70 qualità diverse, anche aromatizzate, che vanno
dallo ‘jong’ (giovane) all’’alter’ (stagionato). ‘Gouda’ e ‘Edamer’ sono sicuramente
i nomi più famosi.
Tra i dolci, sono da segnalare le gustose torte di mela
(‘appeltart’) spesso servite con panna montata fresca, le ‘siropwaffels’ (sorta di cialde
farcite con sciroppo di zucchero, vendute confezionate ma anche fresche), le ‘hagels’ (scaglie di cioccolato da
spalmare sul pane insieme al burro), i ‘poffertijes’ (specie di piccole omelette da
mangiare calde con burro e zucchero a velo) e tra le caramelle la liquirizia (‘drop’).
La birra, servita in tutti i pub e café cittadini è un rito irrinunciabile ad Amsterdam. Amstel, Grolsche e Heineken sono le marche più famose. A quest’ultima è tra l’altro dedicato il Museo della Birra, in realtà un museo-fabbrica, in cui tra una degustazione e l’altra si rivive la storia della birra e il suo processo di produzione. Un’altra bevanda alcolica tipicamente servita nei café è il ‘janever’, un’acquavite di ginepro disponibile in vari tipi anche aromatizzati.
Lun-Sab | 9.00-18.00
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