Le tradizioni del Natale rivestono a Colmar una dimensione
particolare.
Visitare i Mercatini di
Natale della cittadina diventa l’occasione migliore per godersela non solo come
località sciistica, ma anche
e soprattutto come vero e proprio mondo delle fiabe, inserito tra l’altro in una
splendida cornice di città
d’arte.
I Mercatini
natalizi di Colmar sono ben cinque e non lasciano davvero nessun angolo del
centro storico privo di luci,
festa e vitalità. Le bancarelle vengono allestite in Place des Dominicains, nel
quartiere della Petite Venise e
presso il Koïfhus.
Non mancano poi le iniziative che animano
ulteriormente la festa:
concerti, letture, incontri con Babbo Natale con tanto di invio di letterina nella
cassetta della posta gigante, e
persino una pista di pattinaggio illuminata in Place Rapp. Un tempo c’era l’abitudine di
cospargere d’acqua la
piazza che, col freddo, si trasformava naturalmente in una pista di pattinaggio.
Scritto da Melissa De Cillis in data 27 Giu 2014 » Colmar
Lun-Sab | 9.00-18.00
Sempre attivo e Whatsapp
dal 18/11/2022 al 25/12/2022
Mercatini di Natale di Colmar
Lunedì – Giovedì dalle 10.00
alle 19.00
Venerdì –
Domenica dalle 10.00 alle 20.00
dal 26/12/2022 al 10/01/2022 dalle 10.00 alle 17.00
Natale chiuso
Colmar nasce come antica città libera del Sacro Romano Impero. Era un territorio di
proprietà di Carlo Magno, che qui vi allevava le colombe, da cui deriverebbe il nome
latino originario di Colombarium.
Inizialmente un piccolo e mite
villaggio, col tempo e con l’arrivo di numerosi artigiani e operai, esso si
trasformò in un borgo che nel Medioevo si arricchì grazie al commercio del vino.
Nel 1648 divenne francese, in seguito al Trattato di Westfalia.
Dopo l’annessione all’Impero tedesco (1871), divenne il capoluogo del distretto dell’Alta Alsazia, fino alla firma del Trattato di Versailles, che nel 1919 mise fine alla Prima Guerra mondiale.
Dopo essere tornata francese, nel 1940 ci fu l’annessione al Terzo Reich dell’intera Alsazia. Dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, Colmar fu l’ultima città alsaziana ad essere liberata dall’occupazione tedesca.
Questo costante passaggio da Francia a Germania e viceversa è stato motivo di spostamenti, divisioni talvolta dolorose per la popolazione, ma al tempo stesso giustifica la fruttifera “contaminazione” che la cultura, alsaziana in genere e di Colmar nello specifico, dimostrano tuttora di avere.
Colmar è una delle più deliziose cittadine d’Alsazia. Ha una posizione geografica ideale, proprio al centro della regione e poco distante sia da Strasburgo, sia da Friburgo.
Una delle zone più suggestive della città è la Piccola Venezia, il tipico quartiere sull’acqua che quasi tutte le città alsaziane con due o più canali possiedono. In rue Turenne si può salire sulle piccole imbarcazioni a fondo piatto e, navigando sulle calme acque che attraversano le vecchie case a graticcio ancora perfettamente conservate (dette maisons à colombages), si può ammirare la tipica architettura alsaziana da un’angolatura davvero unica.
La città vecchia è una miniera di interessanti edifici, la maggior parte dei quali visitabili in assoluta tranquillità, visto che il centro cittadino è area pedonale. Qui si trovano la Casa Pfister, la Cattedrale e l’omonima piazza, la chiesa di St. Martin, il porto turistico, l’antico ospedale, il castello sull’acqua, la Ex-dogana. Quest’ultima, detta Koifhus, si erge sulla Place de l’Alsacienne ed è un edificio antico, che conserva ancora le decorazioni in stile Burgundi, l’antica tribù germanica nativa della zona. All’ingresso nord della città è posta una replica della Statua della Libertà, costruita nel 2004 e alta 12 metri, opera dello scultore Auguste Bartholdi, nato proprio a Colmar.
Uscendo da Colmar ci si può inoltrare nella campagna alsaziana percorrendo la famosa strada dei vini, che corre sulla riva ovest del Reno in direzione di Strasburgo e conduce, per le degustazioni, fino ai piedi dei Vosgi, vicino ai confini svizzero e tedesco.
Auguste Bartholdi è lo scultore nativo di Colmar che ha realizzato la Statua della Libertà di New York, utilizzando come modelle la madre per il volto e la moglie per il corpo. La statua venne completata in Francia nel 1884, trasportata in 350 pezzi fino a New York sulla fregata francese “Isere”, riassemblata in quattro mesi ed inaugurata il 28 ottobre 1886.
In ricordo dell’opera e dell’artista, una copia in miniatura della statua è posta all’ingresso settentrionale della città. Ma l’omaggio più grande che Colmar fa al celebre artista è il Museo Bertholdi, situato nella casa natale in Rue des Marchands 30, in cui vengono raccontate la carriera e l’opera del grande scultore.
Un altro importante museo, situato all’interno del monastero delle domenicane, è il Museo Unterlinden. Esso ospita tra gli altri un tesoro dell’arte religiosa occidentale, la pala d’altare Issenheim, di Mathias Grnewald (notissima la scena della Resurrezione, nei pannelli centrali della pala) ed un insieme eccezionale di dipinti di pittori renani.
Infine, si ricorda il delizioso Museé du Jouet, che raccoglie giocattoli di ogni epoca nella tradizione alsaziana.
A Colmar la gastronomia presenta i piatti tipici dell’Alsazia, esito perfetto della duplice influenza tedesca e francese.
Alcune specialità sono le Choucroutes, dette anche Sauerkraut, ovvero le verdure che accompagnano le grigliate; la Tarte Flambe, composta da aglio, bacon e panna; il Coq au Riesling, il galletto cotto nel tipico vino alsaziano; il Baeckoffe, un bollito di carne e patate marinate nel vino bianco; il Bibeleskäs, un ottimo formaggio che di solito accompagna le patatine fritte; gli Spätzle, i tipici spaghetti d’Alsazia; il Grumbeelekiechle, una torta di patate; il Kougelhopf, composto da una pasta dolce che viene mangiato per colazione o in accompagnamento al té pomeridiano.
Colmar offre pregiati vini come il Pinot nero, il Chasselas ed il regale Gewurztraminer.