Uno spettacolare vioaggio che ti porterà alla scoperta dei Mercatini di Natale di Parigi . la capitale Francese, la città romantica per eccellenza, nel periodo di Natale si illumina, si tinge di migliaia di colori e regala emozioni uniche che lasciano il segno. A Parigi i Mercatini di Natale sono sparsi per tutta la città ed accolgo migliaia di bancarelle con molteplici prodotti tipici e artigianali.
Lun-Sab | 9.00-18.00
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Scritto da Krizia Ribotta in data 20 Feb 2019 » Parigi
Qual è più di tutte la capitale del romanticismo e dell’amore? Sicuramente la risposta sarebbe: Parigi, la capitale dell'amore! Se volete organizzare un weekend romantico, una fuga di coppia primaverile, soprattutto in vista dei prossimi ponti e vacanze ...Continua la lettura »
dal 07/11/2021 al 04/01/2022
Mercatino di Natale degli Champs
Elysées
Champs Elysées
Tutti i giorni dalle 12.00 alle 14.00
Venerdì & Sabato dalle 12.00 alle 01.00
dal 19/12/2021 al 06/12/2021
Mercatino di Natale alla Tour
Eiffel
Tour
Eiffel – Port de Suffren
dal 21/11/2021 al 29/12/2021
Mercatino di Natale della
Défense
Quartiere della
Défense, 92
Sabato dalle 9.30 alle 20.00
Domenica –
Venerdì dalle 11 alle
19.30
dal 04/12/2021 al 27/12/2021
Mercatino di Natale in Place Saint
Sulpice
dal 29/11/2021 al 11/01/2021
Mercatino di Natale di Saint
Germain des Prés
dal 10/12/2021 al 21/12/2021
Mercatino di Natale di Notre
Dame
dal 23/11/2021 al 24/12/2021
Mercatini di Montmartre – Pigalle –
Trinité
Place
des Abbesses
dal 04/12/2021 al 19/12/2021
Mercatino di Natale in Place de la
Nation
dal 04/12/2021 al 11/01/2021
Mercatino di Natale alla Tour
Montparnasse
Place
Raoul Dautry – 33 avenue du Maine
Tutti i giorni dalle 10.30 alle 19.30
dal 03/12/2021 al 23/12/2021
Mercatino di Natale nei giardini
Trocadero
dal 12/11/2021 al 17/12/2021
Mercatino di Natale Tropicale
Grande Halle de la
Villette
dal 04/11/2021 al 02/01/2021
Mercatino di Natale di
Eurodisney
Parco Disneyland
Parigi fu fondata alla fine del III secolo a.C. da una tribù di Galli e in
seguito
venne conquistata da Giulio Cesare
nel 52 a.C. Dal II secolo si instaurò il Cristianesimo e alla fine del V secolo la
dominazione
romana cessò con la
caduta dell’Impero, lasciando spazio alla conquista dei Franchi. Nel 508 il re franco
Clodoveo I
stabilì a Parigi la
capitale del regno.
Il Medioevo fu un periodo di grande ricchezza e benessere per la città, che vide la
costruzione
di imponenti opere,
tra cui Notre Dame e il Louvre già intorno al Duecento, oltre ad opere di drenaggio e
bonifica.
Nel IX secolo i Vichinghi invasero la costa occidentale della Francia e, dopo tre secoli
di
guerra, penetrarono a
Parigi, dando inizio alla Guerra dei Cent’Anni, scoppiata tra l’Inghilterra normanna e
la
dinastia capetingia di
Parigi. Il conflitto si concluse con la sconfitta dei Francesi nel 1415 ad Agincourt e
il
dominio inglese su Parigi
nel 1420. La riscossa francese fu guidata poco tempo dopo, nel 1429, da una ragazzina
passata
alla storia come
Giovanna d’Arco, che riunì le truppe francesi e sconfisse gli inglesi a Orléans.
Tra Cinque e Seicento Parigi fu attraversata da dure lotte di religione, che videro
fronteggiarsi in particolare
cattolici e ugonotti, protestanti francesi appoggiati dall’Inghilterra.
Luigi XIV, il Re Sole, salì sul trono nel 1643 e vi rimase fino al 1715. Il suo regno di
sfarzi
e lussi garantì il
prestigio culturale e artistico della Francia e di Parigi in ambito europeo, ma al tempo
stesso
portò la città alla
bancarotta. Il nipote Luigi XVI non fu da meno in quanto ad eccessi, che furono tra le
cause
scatenanti del
malcontento popolare all’origine della Rivoluzione del 1789.
Lo Stato, uscito instabile dalla rivoluzione, si riassestò sotto Napoleone Bonaparte.
Nel 1804
il Papa lo incoronò
imperatore dei francesi ed egli portò il regno alla conquista di buona parte
dell’Europa. Ma
questa sete di
conquista lo portò alla sconfitta, prima in Russia nel 1812, poi a Waterloo nel
1815.
Dopo Napoleone, la Francia attraversò un periodo difficile, fino a quando il colpo di
stato del
1851 portò al potere
Napoleone III, che in 17 anni ristrutturò e rese maestosa la città, con la costruzione
di ampi
viali e parchi.
Dopo la Prima Guerra mondiale, tra gli anni ’20 e gli anni ’30, Parigi divenne uno dei
più
vivaci centri dell’arte a
livello mondiale, simbolo della libertà di pensiero.
Durante la Seconda Guerra mondiale la Francia fu occupata dai Nazisti, sotto il cui
controllo
rimase fino al 25
agosto 1944.
Alla fine della guerra, Parigi riconquistò il suo ruolo di promotrice dell’innovazione e
incoraggiò quel forte
movimento liberale che raggiunse il suo apice nella rivolta studentesca del 1968.
La storia recente, sotto gli occhi di tutti, vede negli anni ’80, il presidente
Mitterand
mettere in atto i
cosiddetti grandi progetti urbanistico-architettonici che raccolsero un largo consenso,
anche
quando i risultati si
dimostrarono piuttosto fallimentari. Ancora oggi fanno discutere tra i consensi e le
critiche
sbigottite il Centre
Pompidou e la Piramide di vetro del Louvre.
La Tour Eiffel
La visita della città dell’amore non può che cominciare da uno dei suoi
luoghi più
romantici, la Tour
Eiffel. Questa costruzione è considerata il simbolo per eccellenza della città,
anche se in
origine non doveva
svolgere tal ruolo. Essa, infatti, fu progettata dall’ingegnere Eiffel come
monumento
celebrativo del centenario
della rivoluzione, da erigere in occasione dell’esposizione universale del 1889 e in
seguito
da smontare. Tuttavia,
dopo l’evento, per volere della cittadinanza stessa che vi si era affezionata, la
torre fu
mantenuta, poiché fu
sentita come un emblema parigino.
La sua realizzazione trovò molti dissensi inizialmente poiché la struttura, oltre
che molto
appariscente, era anche
alquanto ambiziosa. Si trattava infatti di adottare nuove tecniche architettoniche
per dar
vita ad un simbolo di
modernità e innovazione che non tutti potevano o volevano accettare. Eiffel ad ogni
modo
ebbe la meglio e, da
produttore di viadotti ferroviari qual era, propose un’originalissima costruzione
esclusivamente in metallo, formata
da 12000 travi d’acciaio e ben 250000 bulloni, svettante per un’altezza di circa 300
metri.
Negli anni ’20 essa divenne anche un punto di trasmissione per radio e televisione,
come lo
è tuttora, con la sua
antenna che raggiunge i 320 metri dal suolo. Inoltre, al terzo piano si trova uno
dei più
prestigiosi ristoranti
della città, da cui si gode della migliore vista su Parigi e dintorni.
Gli Archi
di
Trionfo
Un altro dei punti nevralgici di Parigi è la bellissima Place de l’Etoile,
ideale
avvio della più maestosa
arteria cittadina, i Campi Elisi. Al centro della piazza a forma di stella, in cui
confluiscono ben dodici viali, si
erge con la sua imponenza l’Arco di Trionfo, voluto da Napoleone
Bonaparte
nel 1806, per celebrare
la vittoria nella battaglia di Austerlitz. Il monumento fu progettato come versione
neoclassica degli antichi archi
di trionfo romani, è alto 50 metri e largo 45 e riporta, incisi all’interno delle
sue
pareti, i nomi di 558 generali
francesi. Ai suoi piedi si trova anche un museo che conserva alcuni oggetti di
Napoleone e
reperti della Prima
Guerra mondiale, oltre a documenti storici dell’arco stesso. Ma quello in Place de
l’Etoile
non è l’unico arco di
trionfo presente a Parigi. Ce ne sono, infatti, altri tre. Due furono costruiti nel
XVII al
posto di vecchie
fortificazioni, per segnare simbolicamente gli ingressi ufficiali in Parigi e
celebrare la
gloria del Re Sole. Si
tratta di due porte trionfali, la Porte Sant-Martin e Sant-Denis.
Un pò più
noto è l’Arc de
Triomph du Carouselle, situato tra il Louvre e il Giardino delle
Tuilleries.
Anch’esso, come quello vicino agli Champs Elysées, fu fatto
costruire
dall’imperatore Napoleone tra
il 1806 e il 1808 come opera autocelebrativa. Infatti, le quattro facciate
illustrano le
vittorie napoleoniche del
1805 e la capitolazione di Ulm nel 1807, mentre sulla sommità sono presenti due
statue di
bronzo che circondano una
quadriga, simboli di pace e vittoria.
Notre
Dame
La Cattedrale di Notre Dame è uno degli edifici più emblematici di Parigi,
visitato
da oltre 13 milioni di turisti l’anno, ed è la sede centrale della chiesa parigina.
Iniziata
nel IV secolo ad opera dei Cristiani, venne ampliata tra l’VIII e il IX secolo.
Durante il
regno di Luigi VI però, la struttura originaria venne considerata non all’altezza
del regno
e, pertanto, per volontà dell’arcivescovo di Parigi Maurice di Sully, nel 1163
furono
avviate le modifiche. Nel 1148 vennero aggiunti un portale ed apportati altri
cambiamenti,
ultimati nel 1272. Gravemente danneggiata durante la Rivoluzione, la cattedrale fu
ricostruita tra il 1857 e il 1864.
La facciata più interessante della Cattedrale è quella ovest, visibile dalla piazza
e
considerata dai francesi il punto da cui si calcolano tutte le distanze. L’edificio
non è
particolarmente alto (misura circa 63 metri) ma è particolarmente suggestivo per via
dell’inconfondibile stile gotico che lo caratterizza. Tra linee verticali ed
orizzontali,
l’esterno della cattedrale è cospraso da innumerevoli statue, raffiguranti per lo
più mostri
ed esseri fantastici. Ad impreziosire l’edificio contribuiscono poi le splendide
vetrate, in
particolare quelle dei 3 rosoni. All’interno la maestosità della chiesa non è da
meno. Ci
sono più organi, di cui il principale conta più di 8000 tubi e 5 tastiere. Maestose
sono
anche le campane di Notre Dame, le inseparabili compagne di Quasimodo, il celebre
personaggio del romanzo di Hugo. La campana della torre meridionale, dal peso di 13
tonnellate, è quella che si fa suonare negli avvenimenti speciali.
Il Palazzo
Reale
E’ stato a lungo tempo la residenza dei sovrani ed oggi resta una
meravigliosa
cornice per il Louvre.
Fu fatto costruire nel 1632 dal Cardinale Richelieu, divenuto allora ministro di re
Luigi
XIII, ad opera dell’architetto Jacques Lemercier. Inizialmente si chiamò Palais
Cardinal, in
seguito l’intera proprietà fu ereditata da re Ligi XIV, il quale però non amava
Parigi
(infatti si trasferì a Versailles) e cedette il Palazzo con i giardini retrostanti
al
fratello Filippo d’Orleans. Per fra fronte ai debiti, gli Orléans nel 1784 fecero
costruire
all’esterno del Palazzo dei porticati sotto i quali vennero allestite botteghe,
taverne e
bordelli, chiusi però da Luigi Filippo nel 1830, per ridare dignità
all’edificio.
Nel 1871 il palazzo fu incendiato e poi restaurato, per accogliere dal 1875 la sede
del
Consiglio di Stato, che qui risiede anche oggi.
Dietro Palais Royal tuttora si possono ammirare gli splendidi giardini, un vero e
proprio
parco dove poter passeggiare e trascorre qualche attimo di relax sotto alberi
secolari,
magari assaporando qualche snack tipicamente francese dai vicini chioschi.
La Basilica
del Sacre
Coeur
La Basilica del Sacro Cuore di Parigi è il secondo monumento della Francia
più
visitato dopo la cattedrale di Notre-Dame. La sua particolarità è innanzitutto la
posizione
sopraelevata sulla sommità della collina di Montmartre, da cui si gode di una vista
mozzafiato su Parigi.
L’edificio venne progettato nel 1873 e finanziato da circa 10 milioni di cattolici
parigini,
che la vollero per ringraziare il Sacro Cuore di averli assistiti durante la guerra
franco-prussiana del 1870. La costruzione fu diretta dall’Architetto Paul Abadie e
durò ben
quarant’anni, a causa di numerose opposizioni e dell’inconsistenza del terreno. Fu
consacrata definitivamente nel 1919.
Lo stile architettonico della Basilica è di orientamento romanico-bizantino, ha un
inconfondibile colore bianco, che spicca anche nelle giornate più uggiose.
L’ interno è decorato dai mosaici di Merson e presenta una luminosissima cupola, su
cui si
stagliano maestose le statue degli arcangeli.
L’Opéra
La sua imponente costruzione inizia nel 1858 per iniziativa di Napoleone
II, che
affidò a Charles Garnier la difficile realizzazione, terminata nel 1875 sotto la
Terza
Repubblica. Il celebre teatro in stile neobarocco era, nel XIX secolo, il tempio
della
borghesia, situato nel centro della Parigi economica, simbolo del lusso e
testimonianza dei
fasti dell’Impero. All’interno l’edificio era ed è anche più sfarzoso, ricco di
marmi
policromi con un grande scalone al centro, affiancato dalle due sale della Luna e
del Sole.
Place de la Concordeè un’enorme piazza quadrata di 8 ettari, situata fra gli Champs Elysées ed il giardino di Tuilleries, accanto alla Senna. Costruito dall’architetto Jacques-Ange Gabriel nel 1763 per celebrare la glorificenza del re Luigi XV, di cui ha inizialmente preso il nome, la piazza ha visto la decapitazione del suo successore e nipote Luigi XVI il 21 gennaio 1793 durante la Rivoluzione francese. A seguito di numerosi eventi bellici, la piazza subì numerosi cambiamenti e venne definitivamente chiamata Place de la Concorde nel 1830. Nel mezzo del quadrato svetta un obelisco di oltre 3200 anni, che arriva dalle rovine del tempio di Luxor, alto 23 metri, pesante più di 220 tonnellate e coperto di geroglifici.
Piazza della Bastiglia
Questo luogo è passato alla storia come il fulcro della Rivoluzione francese. Qui il
14
luglio 1789 la prigione della Bastiglia venne presa dalla popolazione parigina,
dando inizio
ai moti rivoluzionari.
Ora dell’antica fortezza non resta nulla, se non la colonna Julliet, che però
ricorda i
morti della rivoluzione del 1830. Tuttavia, la costruzione dell’Opéra Bastiglia nel
XX
secolo ha dato nuova vita a questa zona, che pareva un pò assopita.
Il Centre
Pompidou
Nel 1969 il Presidente della Repubblica George Pompidou, appassionato d’arte
contemporanea,
decise di creare uno spazio culturale immenso nel pieno centro di Parigi, a
Beaubourg, ad
alcune centinaia di metri da ciò che è ancora il foro dei mercati. Il progetto di
Renzo
Piano e di Richard Rogers risultò vincitore e si aggiudicò la costruzione
dell’edificio nel
1971. Esso si presenta sotto forma di un enorme parallelepipedo, di 166 metri di
lunghezza,
60 metri di larghezza e 42 metri d’altezza. Tra gli elementi più innovativi ci sono
le
decorazioni fatte attraverso i camini di vapore e i condotti metallici dipinti con
colori
vivaci. L’opinione pubblica, inizialmente perplessa sul progetto, dovette infine
ricredersi
e ammettere, dal 31 dicembre 1977 data dell’apertura, che questo centro fu un’idea
davvero
vincente.
Louvre
Il museo del Louvre vale da solo il viaggio fino a Parigi. Ospitato nel
Palais du
Louvre, costruito da Filippo Augusto nel XIII secolo come fortezza, nel corso degli
ultimi 5
secoli il museo ha continuato a raccogliere opere d’arte da ogni parte del mondo e
di
qualsiasi epoca storica, fino al 1848 circa, quando le opere cominciarono ad essere
ospitate
nel museo d’Orsay.
Il Louvre ospita ben 30000 quadri, impossibili da ammirare in un’unica giornata,
pertanto è
necessario scegliere le aree da visitare.
In totale ci sono 8 aree: antichità orientali, antichità egizie, antichità greche,
etrusche
e romane, arti Islamiche, sculture, oggetti d’arte, dipinti e infine arti
grafiche.
Tra le opere da non perdere assolutamente ci sono la Gioconda, la Nike di Samotracia
e la
Venere di Milo, la sfinge e la piramide del Louvre, il Louvre medioevale e le grandi
tele
del XIX secolo.
Musée
d’Orsay
E’ il secondo più grande museo della città ed ospita la produzione
artistica
principalmente francese compresa tra gli anni 1848 e 1914, in particolare le opere
degli
Impressionisti.
L’edificio che ospita il museo è già degno di menzione e giustifica in sé stesso la
visita.
Si tratta di una stazione dei treni di inizio XX secolo, la Gare d’Orsay, un’opera
maestra
di architettura industriale costruita in occasione dell’esposizione universale di
Parigi del
1900. Salvata dalla demolizione, fu destinata finalmente a museo, qui inagurato nel
1986 dal
presidente François Mitterrand.
Il museo ospita più di 4.000 opere tra scultura, pittura e fotografa, ed è visitato
ogni
anno da più di due milioni e mezzo di persone. Non è un museo immenso come il
Louvre, il che
lo rende abbastanza accessibile. Da non perdere sono le opere di Renoir, Millet,
Manet,
Degas, Delaunay, Delacroix, Van Gogh e Cezanne.
Museo
dell’Orangerie
Per chi ama l’Impressionismo, non si può evitare questo museo, che nella
vecchia
serra delle Tuileries ospita dal 1927 le opere più celebri della raccolta di Walter
e
Guillaume, tra cui le tele di Cézanne, Renoir, Matisse, Derain, Picasso,
Modigliani,
Soutine, Utrillo, e di altri artisti che dal 1870 al 1930 hanno accompagnato il
passaggio
dall’Impressionnismo all’arte astratta. L’attrazione principale è costituita dalle
gigantesche “Ninfee” di Monet, veramente indimenticabili.
La cucina di Parigi coincide con la cucina francese in genere. Tra i piatti più noti
vi sono
la foie gras alla carne di Borgogna con patate fondues, i frutti di mare e i
crostacei della
Normandia, i formaggi a pasta morbida, le coquillages, il soufflè alla torta plain,
il
soufflè al formaggio, le crepes suzette, le crepes sucrèes e, tra i dolci, le
brioches, i
bignets e le altre paste alla crema chantilly.
Una delle caratteristiche principali della cucina francese è l’utilizzo di pasta e
riso come
contorni ai piatti di carne, spesso conditi con salse come la spagnola, la vellutata
e la
béchamel.
Imperdibili naturalmente i vini, come il Pinot noir nella zona di Reims, i rossi di
Bordeaux, il Beaujolais, il Pinot noir di Borgogna, lo Chablis e il Riesling.
Nel menu più tipicamente parigino si potrebbero trovare i seguenti piatti:
Antipasti
– Cocktail de homard Cocktail di astice
– Moules à la Francillon Cozze alla Franciollon
– Mousmé
– Mousse de saumon Mousse di salmone
– Rissoles ai funghi
– Rissoles al fegato d’oca
– Soufflé al formaggio
Zuppe
– Bouillabaisse marseillaise Bouillabaisse alla marsigliese
– Bourride provenzale
– Cotriade
– Crema di zucca
– Zuppa al formaggio
– Zuppa di cipolle
– Zuppa parmentier
Secondi Piatti
– Aïado
– Costolette di maiale alla Normanna
– Costolette di vitello Bonne Femme
– Daurade à la crème d’oursins Orata con crema ai ricci di mare
– Encornets à l’étuvée Calamari in umido
– Filetto in crosta
– Flan de baudroie
– Fricandeau di vitello all’acetosella
– Gamberi alla francese
– Mérou au Bresse Bleu Cernia al Bresse Bleu
– Morue à la biscaïenne Baccalà alla biscaïenne
– Pintade en capitolade
– Rougets à la niçoise Triglie alla nizzarda
Contorni
– Cardi alla provenzale
– Pomodori alla provenzale
– Ratatouille
Anche Parigi, per tradizione non usa ai Mercatini di Natale, negli ultimi anni si è adeguata a una tendenza sempre più crescente in Europa, aprendo vie e piazze ai celebri Mercatini. Nella capitale francese di solito i Mercatini natalizi si collocano nei luoghi classici, quelli già molto frequentati da turisti e parigini, che in questo modo vengono ulteriormente valorizzati.
Il Mercatino di Natale degli Champs-Elysees è uno dei più suggestivi, inserito nel celebre vialone alberato che taglia la città di Parigi. Il mercato si estende dalla rotonda dei Campi Elisi fino a Place de la Concorde, dov’è situata una maestosa ruota panoramica, per concludere la passeggiata fra le bancarelle con una spettacolare veduta sulla città. Questo Mercatino di Natale è ideale per gli amanti dello shopping, che possono unire gli acquisti agli stand con quelli più canonici ai negozi sul viale.
Immancabile a Parigi è il Mercatino di Natale sotto la Tour Eiffel, che si svolge negli ultimi giorni di dicembre, fra Natale e Capodanno. Nulla di più romantico che una passeggiata in pieno clima natalizio, tra luci, colori e suoni del Natale, nella città dell’amore e sotto il suo simbolo più bello…
Nel quartiere ultra moderno della Défence, nella grande piazza
sotto il Grand Arch, il bellissimo arco moderno in cristallo e ferro che rappresenta
il fulcro del quartiere, viene
allestito il cosiddetto Arche de Noel, il più grande Mercatino di Natale di
tutta Parigi.
Si
parla di un’area di circa 10 mila metri quadrati, in cui sono ospitati oltre 350
châlets di espositori da tutta la
Francia e da buona parte dell’Europa. Il contrasto che qui si crea fra la modernità
dei grattacieli e la tradizione
del Mercatino è veramente unica e affascinate, tanto da renderlo uno dei
più visitati di tutta la
città. L’area si tinge di magia con bancarelle di decorazioni natalizie e
idee-regalo, oggetti etnici e in
lana, dolciumi e leccornie di ogni tipo e da tutte le regioni francesi. Tra le molte
prelibatezze, sono
assolutamente da non perdere i panini in cui viene fatto colare il formaggio
fuso.
La caratteristica
fondamentale di questo Mercatino di Natale è la capacità di proporre
oggetti di tradizione ma anche design
moderno, in linea con l’architettura del luogo.
Dal 10 dicembre in Place Saint Sulpice si trova un importante Mercatino di Natale (Le Village du Père Noel). Tra artigianato e tradizione, i visitatori passeggiano in mezzo agli chalet di legno posti sul piazzale della chiesa, magari sgranocchiando una delle straordinarie specialità gastronomiche proposte o sorseggiando altrettante bevande tipiche. Il tutto si svolge in una scenografia davvero molto ben curata, giocata sul blu e sull’argento, in un luogo ricco di storia nel cuore del Quartier Latin.
Dal 10 dicembre in Place Saint Sulpice si trova un importante Mercatino di Natale (Le Village du Père Noel). Tra artigianato e tradizione, i visitatori passeggiano in mezzo agli chalet di legno posti sul piazzale della chiesa, magari sgranocchiando una delle straordinarie specialità gastronomiche proposte o sorseggiando altrettante bevande tipiche. Il tutto si svolge in una scenografia davvero molto ben curata, giocata sul blu e sull’argento, in un luogo ricco di storia nel cuore del Quartier Latin.
Si svolgono anche dei Mercatini di Natale fuori Parigi. Tra i
più importanti, quello di Versailles e quello di Eurodisney. Al Disney Village,
oltre a scenografie di luci e
colori, si possono trovare specialità gastronomiche e prodotti di artigianato, con
il valore aggiunto di avere a
disposizione a pochi passi tutte le attrazioni di Disneyland per trascorrere un
sereno e divertente periodo di feste
natalizie assieme a tutta la famiglia.